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Con nuovi racconti e nuove avventure...

domenica 13 marzo 2011

Nuova versione del logo DOLOMITI UNESCO

foto: http://corrierealpi.gelocal.it
Nuovo Logo per rappresentare le Dolomiti dopo che sono state dichiarate Patrimonio mondiale dall' UNESCO.

Più che di un nuovo logo, si tratta in effetti di un rifacimento del vecchio, che quando era stato presentato aveva suscitano non poche polemiche vista la sua (per la verità ancora adesso) netta somiglianza con un paesaggio di alti grattacieli.

Dalla vecchia versione alcune modifiche sostanziali hanno migliorato l'estetica del logo rendendolo più vicino ad un'immagine montana, sicuramente migliorandone l'aspetto; il compromesso pare per adesso abbia messo d'accordo tutti.
Vedremo se nei prossimi giorni si risolleveranno le polemiche.
Nelle prossime settimane verrà presentato al consiglio d’amministrazione della fondazione Dolomiti Unesco e successivamente se l'esito sarà positivo potrà essere presentato alla pubblica opinione.

Collegamento alle polemiche legate al vecchio logo:
http://lubialpstrekking.blogspot.com/2010/11/logo-dolomiti-unesco.html


sabato 12 marzo 2011

Dio salvi l’Aletsch Glaceer

Ghiacciaio dell'Aletch
Il grande gigante perde i colpi, ce ne siamo accorti tutte le volte che abbiamo calcato i suoi ghiacci, ogni anno sempre più rado e arretrato.
Nononstate tutto resta un enorme ghiacciaio, ma visto dall'alto, e per tutta la sua lunghezza i segni evidenti lasciati sulle rocce che ne circondano il perimetro si può immaginare le sue dimensioni quando era ancora fiorente non più di 100/200anni fa.

Le sue lingue laterali, ormai quasi estinte, che si univano alla possente lingua centrale di 23 km, ne fanno ancora oggi il ghiacciaio più esteso delle Alpi.
Visto da vicino, nonostante tutto è impressionante, e le foto per quanto panoramiche e stupende non ne testimoniano le effettive dimensioni reali.

Una singolare iniziativa delle popolazioni cattoliche delle valli a ridosso del più grande ghiacciaio delle Alpi, L'Aletch nella Svizzera vallese, con i suoi 23 Km di lingua glaciale; qualche anno fa avevano chiesto l'autorizzazione al Vaticano di poter modificare il testo di una preghiera che dalla fine del 17 secolo recitavano durante la festa del 31 Luglio, festa con la processione di Sant'Ignazio, per scongiurare l'avanzata del ghiacciaio e con esso il pericolo di inondazioni e catastrofi.
Ora le cose si sono invertite, il riscaldamento terrestre e le condizioni climatiche della zona fanno arretrare sempre più il grande gigante, e per questa volta scongiurare il troppo ritiro si pregherà affinchè la massa ghiacciata arresti, o per lo meno diminuisca la sua scomparsa.
La Santa Sede ha concesso il suo benestare per la modifica. Dal prossimo 31 luglio 2011, ai piedi del ghiacciaio dell'Aletsch, la processione di Sant'Ignazio potrà recitare il nuovo testo.

domenica 6 marzo 2011

La FederMoto difende la presenza delle moto sui sentieri di montagna

Foto: www.montagna.tv

La lettera del Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti, in difesa della categoria dei motociclisti che frequentano la montagna con le loro moto, oltre ad essere nettamente di parte, mi parte un pochino priva di riscontri sul campo.
Leggendo i commenti e basandomi sulla mia lunga esperienza sul campo, posso affermare che molto spesso, anzi TROPPO spesso si incontrano sui sentieri persone in moto, sia da trial sia da motocross che in modo molto spavaldo passano e devi essere svelto a spostarti, altrimenti ti vengono addosso, sicuri anche di non essere identificati in quanto circolanti senza targa, appunto per non essere riconosciuti.
In molte valli di montagna la legislazione impone il DIVIETO di circolazione di mezzi motorizzati su sentieri, strade silvo-pastorali e mulattiere, oltre ad altri divieti che immancabilmente vengono elusi.
Non è un'accusa alla categoria dei motociclisti, che sono sicuro conti fra le proprie file persone responsabili e che credono fermamente nella possibilità di poter vivere la propria passione della moto anche su percorsi montani, magari appositamente studiati che non si sovrappongano a quelli del turismo a piedi, e cosa più importante non deturpi ulteriormente il già fragile ecosistema e la sentieristica locale.
Personalmente ritengo la cosa abbastanza contrastante con l'idea stessa di montagna, tranquillità, silenzio e soprattutto fatica per conquistare la meta, ma non è detto che non si possa trovare un compromesso.
Io dico che i motociclisti descritti dal presidente non si incontrano quasi mai sui sentieri, o purtroppo sono molto rari, al contrario quelli che si incrociano sono spesso arroganti e molto poco cordiali.
Ho avuto modo di fermarne alcuni e quasi mai ho incontrato educazione e comprensione.

A Proposito di recupero rifiuti... lasciamo perdere cosa lasciano il giro...

Link alla Lettera del presidente del Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti:
http://www.federmoto.it/linkclick.aspx?fileticket=iatsvlQUjlY%3D&tabid=261

venerdì 4 marzo 2011

Pareti nord...

"Qualcuno dice che ho un debole per le pareti Nord. E ha ragione." Kurt Diemberger

mercoledì 2 marzo 2011

Non avere fretta...

"E' bello non avere fretta, poter vivere realmente con la montagna. E' questo il richiamo che sento impellente ed è questo ciò che ho trovato con Julie, la mia straordinaria compagna. Più volte abbiamo cercato di capire perché, anche fra i nostri migliori amici, tende a prevalere la consuetudine di salire la montagna il più in fretta possibile e di mettersi quanto prima sulla via del ritorno. Ma così facendo, quale rapporto resta più con la montagna? La si ama ancora? O si finisce con il viverla solo in funzione di se stessi." Kurt Diemberger
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