Tracce di Sentiero - Il blog prosegue qui ...

Tracce di Sentiero  - Il blog prosegue qui ...
Con nuovi racconti e nuove avventure...

Bi

 cosa dicono di lui...


Ogni tanto serve tempo per leggere, pensare, conoscere.
Questo è tempo per incontrare e raccontare persone speciali.
Oggi tocca a Bigio.
Bigio che tiene sempre il berretto in testa e si strappa la barba con le mani.
Che firma sempre Bigio, anche gli assegni.
Che guarda per aria e sogna come un bambino, più di quando era bambino.
Lo sguardo fantastica alla ricerca di nuove costellazioni inventate unendo le stelle come se fossero puntini di un disegno da costruire collegandoli fra loro…
Così nascono la costellazione del dinosauro, il giocatore di baseball che gioca sul diamante, i triangoli… l’aquilone… lo scorpione… la mucca…
Bigio che ti racconta della montagna come si racconterebbe di una donna a cui non si sa resistere.
Sembra parlare di qualcosa di onirico, distante, ma reale. Qualcosa dentro a cui si sente a casa, dentro a cui ti fa sentire a casa.
Che estrae sempre uno zaino grosso come due dei nostri e qualsiasi cosa gli si chieda di lasciare a casa ci risponde che è indispensabile.
Che va piano e nel frattempo si beve anche la nostra acqua, si mangia il nostro cioccolato.
Che ti sa ammaestrare e appassionare allo stesso tempo.
La vetta è là davanti a noi e ti dice: “vieni…, ma con prudenza, io sono bella, sono in grado di darti tanto, ma a volte sono forte e crudelmente dura, non sottovalutarmi, parti pronto al peggio, vedrai che andrà sicuramente bene, sii padrone del tuo passo, e fa si che sia deciso, morbido, ma sicuro, e se vedi che le forze o le circostanze volgono contro… non sfidarmi oltre; metti nel sacco l’esperienza e ritorna sui tuoi passi, ritenta se vuoi, ma domani, oggi riposa e medita; meglio un tentativo fallito con successo, che un successo fallito tentando”.
Bigio delle cose semplici.
Delle camminate nella neve, delle chiacchierate intorno al fuoco, delle albe a tutti i costi.
Dei taglieri di lardo, dei bicchieri di grappa nelle notti più fredde.
Tutto dorme ancora, un leggero assopimento colpisce anche noi, sognamo un caldo giaciglio laggiù nelle basse valli, in cui raggomitolarci, ma per nulla al mondo non saremmo qui.
Bigio che ti snocciola la sua filosofia come se fosse quel che di più ovvio c'è al mondo.
Un grazie per avermi insegnato che il tutto e subito, presto svanisce, le cose conquistate con sudore e fatica te le porti dentro per sempre.
Bigio degli aforismi nati nelle ore della sera.
Secondo cui la carne in scatola se la finiamo la apriamo; secondo cui tutti i numeri si riconducono a nove.
Che mi dice di non mettere troppo sale nell'insalata, che non siamo mica tutti paragnosti come te!
Bigio che si professa orgogliosamente dislessico in ogni sua manifestazione, ma poi si stupisce di riuscire a scrivere due frasi in fila su internet.
Che sbaglia i nomi, e non sa mica quando lo fa apposta.
Una lezione di vita. Una vita che sento veramente mia solo quando sono nella più completa scomodità, solo con il necessario, senza il superfluo, che appesantisce il cammino, in quei luoghi desolati, senza un riparo per la notte, fatto di materiale alla buona, recuperato qua e là.

Dopo anni di avventure sullo stesso sentiero, di zaini, chitarre, cieli stellati e tavole imbandite, l'ho incontrato anche in rete, e non sono riuscito a non leggere tutto.
È che le persone che sanno lasciare un segno, poi ti mancano.
Lei gli disse «che il viaggio sia buono»,
lui rispose soltanto «lo sarà».
qualche splendido giorno
modena city ramblers

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Contattaci direttamente