Montagna. In ogni sua forma. Trekking, Alpinismo, Sentieri, ma soprattutto Avventura Sentimenti ed emozioni immersi nella Natura, sentendosi parte integrante e non semplici visitatori occasionali. Una raccolta di esperienze e considerazioni sui materiali. Importantissimi saranno i vostri commenti e suggerimenti. Per poter vivere la meglio la montagna in sicurezza.
venerdì 8 agosto 2008
Accanimento mediatico
Prendo spunto dall'articolo uscito su montagna.tv http://www.montagna.tv/?q=node/8291
Mi ero riproposto di non scrivere nulla sulla vicenda che mi sembrava già triste di per sè nonostante la buona riuscita della spedizione e purtroppo la morte di Karl, ma due parole posso spenderle.
Questa vicenda e le successive sul K2 hanno sviluppato nell'opinione pubblica un forte interesse spinto mediaticamente all'eccesso dalla stampa.
Decine di alpinisti muoiono sulle pendici delle piccole e grandi montagne, e se non fosse per l'interesse di qualche giornalista che ingrandisce a tutti i costi le cose trasformando la notizia in una perenne polemica, tutto passerebbe in secondo piano.
Invece no, la notizia deve essere data, e i risvolti devono essere messi in modo da suscitare dubbio nel lettore... Chi paga la spedizione? era necessario muovere uomini e mezzi? come mai erano li? ecc...
Sarebbe tanto bello e semplice dire che una piccola squadra di volonterosi e volontari si è mossa dall'Italia per Amicizia e non per interesse per stare vicino e poter tentare di aiutare in qualche modo amici che si trovavano in difficoltà, ma questo non fa mai notizia.
Certo, anche i soccorritori sono consci che sulle grandi montagne è difficilissimo portare soccorso in quanto sia la quota e le condizioni ambientali non permettono interventi massicci con mezzi e persone come sulle Alpi, ma è bello che per amicizia siano li a tentare, anche solo per comunicare telefonicamente dal campo base.
Alla fine è sempre la stessa storia, le polemiche sul Nanga Parbat e K2 si affievoliranno per riaccendersi sul prossimo caso che può fare notizia.
Ritengo si dovrebbe cambiare metodo... ma ad ognuno il proprio mestiere e la propria coscienza.
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