La val d’Otro, a sinistra della Val Sesia, si ricongiunge con la stessa al passo foric, e al col d’Olen si unisce ulteriormente alla valle di Gressoney.
Giro della Val d’Otro con passaggio al colle d’Olen e salita al rifugio Vigevano,oppure al Rifugio Guglielmina e proseguendo fino sotto Punta Indren.
Dopo un arrivo in valle ad Alagna Valsesia, non può mancare un giro per il caratteristico paese, se necessario fare rifornimento di viveri, lungo il percorso non ci sono punti in cui poter fare la spesa, ma ci sono alcune strutture che vi possono ospitare, ma andiamo con ordine.
Una volta ultimata la vostra sete di conoscenza del paese e fatti i necessari rifornimenti, zaino in spalla e si inizia il sentiero che dietro la casa Colonia, si immerge nel verde paesaggio della vallata e sale con grossi gradini verso le prime pendici della montagna sovrastante (un 2000 metri ).
Da Alagna non si vede il Monte Rosa, perché rimane coperto da una catena più bassa di cime di 2000 metri .
La salita al paese di Dorf una delle piccole Frazioni di OTRO, è relativamente breve, si passa dai 1191 del paese di Alagna ai circa 1670 metri delle caratteristiche case di Dorf uno dei piccoli insediamenti della val d’Otro.
Durante il tragitto ricordatevi in prossimità dello steccato di passare a visitare le caldaie d’otro, una serie di cascate di acqua di fusione che formano un laghetto con conseguente scarico d’acqua verso valle, fate attenzione soprattutto d’estate l’acqua è notevolmente veloce ed impetuosa e la portata d’acqua notevole.
Nonostante tutto la pendenza è tale per cui se non avete un discreto allenamento vi ci vorrà circa un’oretta per salire in paese (20 minuti se si è allenati), dipende anche da che peso avete sulle spalle…
La bellezza del luogo è la sua semplicità, le baite in via di ristrutturazione, le vecchie e caratteristiche abitazioni in legno vengono rimesse a nuovo, con lo stesso stile delle precedenti costruzioni, addirittura con gli stessi materiali, vengono sostituiti i travi marci e pericolanti, e vengono riutilizzate le stesse beole, pietre di ardesia per il tetto.
La valle è incontaminata, la vita sembra si sia fermata a 2 secoli fa, pascolo di mucche, nessuna macchina, si può solo salire a piedi, pace e tranquillità.
Se siete rispettosi del pascolo potete pernottare piantando la tenda in una delle tante nicchie che il paesino dispone, ricordate che i pascoli sono privati, e il terreno su cui poggiate eventualmente la tenda sono comunque di proprietà, quindi siate rispettosi, e create meno problemi possibili a chi vive nella valle.
In paese esiste una struttura ricettiva per il pernottamento e il ristoro lo ZAR SENNI, quasi sempre aperto durante i periodi di buona stagione, altrimenti solo nei fine settimana.
Un buon metodo potrebbe essere quello di piantare una tenda base a Dorf, e da qui poter effettuare alcune escursioni nelle vicine valli.
Effettivamente la val d’otro rappresenta un buon compromesso per non sostare ad Alagna paese, vivere in mezzo alla natura e in breve tempo raggiungere alcune mete, come per esempio i laghi Tailly, interessante escursione nel vallone fino alla saluta all’ormai scomparso Nevaio del Puio, il bivacco Marinelli,
il Passo Foric, il Col d’Olen, il Passo dei Salati e il successivo Punta Indren.
Le valli Sesia e Di Gressoney…
Insomma un buon punto base per effettuare escursioni o salite di uno o più giorni, per poi tornare alla base, relativamente anche vicino al paese per gli eventuali rifornimenti di cibo.
L’acqua abbonda ovunque.
È bene comunque sempre munirsi di cartina topografica dettagliata della zona e della sentieristica disponibile, i sentieri sono abbastanza ben segnati, ma in caso di poca visibilità può risultare di ottimo aiuto per orientarsi.
Un giro interessante potrebbe essere un anello con partenza sempre da Dorf, salita al Passo Foric (in circa 1,5 ore) , dove la Val d’Otro si ricongiunge alla Val Sesia,
partiamo quindi alla scoperta della Val d’Otro, si salgono i primi alpeggi, accompagnati dalle campane delle mucche che pascolano e dal richiamo delle marmotte che si allarmano al nostro passare.
Un pastore nel suo rifugio in quota sta preparando il latte, mentre la moglie munge instancabilmente le mucche, che docilmente attendono il loro turno, mangiando l’erba e salutandoci con un potente muggito, quando gli passiamo vicino.
Arrivati in prossimità del passo Foric, nel vallone sopra Alagna, ci accingiamo a salire verso i rifugi che nelle giornate senza nebbia, si vedono in alto a qualche centinaio di metri di dislivello.
Per raggiungere la costa su cui si inerpica il sentiero che conduce al Rifugio, occorre cambiare vallata e scendere per un centocinquanta metri per il sentiero 5b, poi in un sentiero che a malapena le capre riuscirebbero a salire ci arrampichiamo fino alla cima.
In realtà esistono due sentieri che portano al pianoro 5/5c, su cui è situato il rifugio Vigevano (circa 3 ore da Dorf ) (2889 metri ), uno semplice ma lungo, come potete immaginare, uno corto, ma con la particolarità di dover utilizzare tutte e quatto le zampe che ti restano!.
Dopo una abbondante ora di salita ripida, le bandiere del piazzale del rifugio salutano il nostro arrivo.
Il piazzale, nonostante si trovi a 2889 metri , è spesso affollato di persone e stambecchi che incuranti delle persone leccano il sale della pietra davanti al rifugio.
Il rifugio Guglielmina è di fianco al Vigevano, ed entrambi sono perfettamente funzionanti con un’ ottantina di posti letto a testa.
Proseguendo il sentiero in breve si può raggiungere il Col d’Olen, oppure il Rifugio Scientifico Mosso (2900 metri ), ultimamente ristrutturato dopo l’incidente di qualche anno fa, la salita fino al passo dei Salati (sul filo dei 3000 metri ), dove c’è l’arrivo dell’ovovia da Gressoney e l’arrivo del primo troncone della cabinovia da Alagna…
Purtroppo, o per fortuna il progresso in queste valli ha portato una serie di innovazioni che da un parte hanno portato turismo e comodità ai valligiani, dall’altro hanno deturpato la vista della valle con immensi impianti di risalita e hanno incrementato il turismo di massa anche alle alte vette.
Non è difficile imbattersi in persone in scarpette da tennis che si aggirano in prossimità del ghiacciaio a punta Indren, come se fosse la cosa più ovvia.
Il ghiacciaio dell’indren, come del resto quasi tutti i ghiacciai delle Alpi si sta velocemente ritirando, anno dopo anno, cedendo il suo terreno alla roccia e allo sfasciume di detriti.
Volendo si può decidere di fare una digressione dal percorso ad anello e salire dal passo dei Salati a Punta Indren (3320 metri ), passando dallo Stolberg, un sentiero attrezzato con corde e catene, leggermente esposto, ma abbastanza di facile percorrenza. per poi tornare sui propri passi e ridiscendere dal rifugio Vigevano per uno dei tanti sentieri che scendono verso valle ad Alagna, oppure se non necessita scendere a valle, potete sempre risalire al passo Foric e tornare a Dorf per la strada percorsa all’andata.
Dal Passo dei Salati è possibile scendendo costeggiando l’enorme pista da sci oppure per sentiero, scendere a Gressoney La Trinitè , Salire dal passo al Rifugio Mantova (3400 metri circa) o al rifugio Gniffetti (3667 metri ) per poi adeguatamente equipaggiati (ramponi picca e attrezzatura da ghiacciaio) salire verso la Capanna Margherita (4559 metri ) Il più alto rifugio d’Europa.
Dal Rifugio CITTÀ DI VIGEVANO si può raggiungere il Rifugio PASTORE con un sentiero che passando in quota scende da 2889 m . a 1800 del rifugio CRESPI CALDERINI.
Il rifugio PASTORE ALPE PILE (1575 m .) (Tel. 0163/91220), si trova nel parco naturale dell’alta Val Sesia (parco più alto d’Europa), è anche lui un buon punto di appoggio per i sentieri più alti, da qui s può raggiungere il bivacco incustodito GUGLIERMINA (3400 m .), sulla traccia del ghiacciaio del Bors.
Rifugio CITTÀ DI MORTARA si trova all’inizio del vallone del COL D’OLEN, ottimo riferimento per lo sci invernale (Percorso da Gressoney a Alagna e veceversa).
Dal Fondo valle di ALAGNA al rifugio CITTÀ DI MORTARA il tempo previsto è di circa 2 ore.(sentiero n° 5)
Dal rifugio CITTÀ DI MORTARA al RIFUGIO VIGEVANO il tempo previsto è di circa 3 ore. (sentiero n° 5 e 5c)
Numeri Utili:
- Rifugio CITTÀ DI VIGEVANO (0163-91105)
- Rifugio Guglielmina +39 0163-91444 cell. +39 347 2732082
- Rifugio Città diMantova +39 0163-78150
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