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martedì 29 dicembre 2009

Soccorso a tutti i costi?


Ogni volta che succede una disgrazia in zone montane si parla di "Montagna Assassina", non considerando le responsabilità oggettive di chi è andata a cercarla, non potendo/sapendo poi uscirne con le proprie forze.
Nel caso in cui qualcuno chiami soccorsi, è necessario cercare di fare il possibile per riportare a valle tutti quelli che lo necessitano, senza però rischiare ulteriormente altre vite se la situazione richiedesse tempi di attesa più lunghi.
Chi si avventura in montagna, o in altre zone impervie, non ha la certezza di non avere incidenti, quindi deve essere consapevole che in caso di necessità non è detto che i soccorsi possano muoversi immediatamente dopo l'allertamento; il margine di rischio aumenta all'aumentare delle condizioni che si affronta.
La troppa sicurezza nelle proprie capacità, la non curanza delle condizioni meteo e delle allerte valanghe, la poca o inesistente conoscenza del terreno su cui si cammina o arrampica, possono spesso portare a incorrere in situazioni di pericolo; e non è detto che ci sia sempre qualcuno che ci riporta a casa comunque e dovunque.
E deve essere così.
Occorre maggiore consapevolezza di quello che si va ad affrontare, con la montagna non si scherza, se le cose non si mettono bene, è dura uscirne.
Le discussioni a cui ho assistito e ho preso parte in questi giorni vertevano prevalentemente sui soccorsi, sul fatto se sia giusto o meno mettere a repentaglio la propria vita e quella dei soccorritori in caso di bisogno.
Ritengo sia necessario l'intervento dei soccorsi sempre, ma solo quando le condizioni lo permettono, cercando di diminuire al minimo i pericoli che si devono affrontare.

Sarebbe decisamente difficile stabilire a priori se chi chiede aiuto ha azzardato troppo o si è effettivamente trovato in una situazione imprevedibile; anche se ritengo che quasi tutto possa essere prevedibile, se c'è un allarme valanga marcato e la temperatura è alta, la probabilità che si possa formare una valanga è molto alto.

Un metodo per dissuadere gli spericolati potrebbe essere quella di far pagare tutte le spese dei soccorsi se le condizioni non erano ideali per l'attività che si è intrapresa, forse ci penserebbero due volte prima di partire se le condizioni non sono favorevoli.

Mi è capitato in alta quota di sentire persone che salivano montagne sempre e comunque, con qualsiasi condizione ambientale, e poi eventualmente chiamare i soccorsi in caso di necessità, come se tutto gli fosse dovuto.

Sono consapevole che non è facile restare fermi sapendo che qualcuno ha bisogno, ma la sicurezza e l'incolumità dei soccorritori sono più importanti dell'intervento immediato.

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