Ghiacciaio dell'Aletch |
Nononstate tutto resta un enorme ghiacciaio, ma visto dall'alto, e per tutta la sua lunghezza i segni evidenti lasciati sulle rocce che ne circondano il perimetro si può immaginare le sue dimensioni quando era ancora fiorente non più di 100/200anni fa.
Le sue lingue laterali, ormai quasi estinte, che si univano alla possente lingua centrale di 23 km, ne fanno ancora oggi il ghiacciaio più esteso delle Alpi.
Visto da vicino, nonostante tutto è impressionante, e le foto per quanto panoramiche e stupende non ne testimoniano le effettive dimensioni reali.
Una singolare iniziativa delle popolazioni cattoliche delle valli a ridosso del più grande ghiacciaio delle Alpi, L'Aletch nella Svizzera vallese, con i suoi 23 Km di lingua glaciale; qualche anno fa avevano chiesto l'autorizzazione al Vaticano di poter modificare il testo di una preghiera che dalla fine del 17 secolo recitavano durante la festa del 31 Luglio, festa con la processione di Sant'Ignazio, per scongiurare l'avanzata del ghiacciaio e con esso il pericolo di inondazioni e catastrofi.
Ora le cose si sono invertite, il riscaldamento terrestre e le condizioni climatiche della zona fanno arretrare sempre più il grande gigante, e per questa volta scongiurare il troppo ritiro si pregherà affinchè la massa ghiacciata arresti, o per lo meno diminuisca la sua scomparsa.
La Santa Sede ha concesso il suo benestare per la modifica. Dal prossimo 31 luglio 2011, ai piedi del ghiacciaio dell'Aletsch, la processione di Sant'Ignazio potrà recitare il nuovo testo.
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