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Con nuovi racconti e nuove avventure...

domenica 28 agosto 2011

5 vette in cresta

27 Agosto,

qualche giorno prima mi avevano proposto di partecipare ad un giro piccolo piccolo, giusto per sgranchirsi le zampette, per questa giornata avrei altri impegni, ma la tentazione è forte, rimando tutto al 28 e vado!

Ritrovo a San Sebastiano Curone, trasferimento a Caldirola, partenza alle 9,30, alcuni salgono con la seggiovia, dove stanno attendendo i ciclisti per scendere dalla montagna in DownHill.
Seguendo il percorso della pista da sci arriviamo alla fine della seggiovia, dove ci attendono gli altri già saliti, oltre a loro ci attende anche un divertente venticello a dire il vero piuttosto traditore, non ti lascia sentire il caldo del sole che immancabilmente mi ustiona... LA TESTA!
Prima tappa il monte Giarolo.
Ritorniamo sui nostri passi, superiamo i resti del castello di Brusamonica e risaliamo verso la vetta del Panà che aggiriamo per il sentiero in costa, e sulla vetta del cosfrone ci fermiano a pranzare. 


Proseguiamo per la vetta dell'Ebro, incontriamo solo qualche ciclista che percorre il sentiero in senso inverso;
Pochi minuti di sosta e si riparte per il Monte Chiappo, ultima vetta della giornata, discesa veloce alle bocche di Crenna per poi scendere alle stalle di Salogni.
Imbocchiamo il sentiero per il rifugio Orsi che raggiungiamo in 30 minuti netti (andavamo piano...).
Abbandono i miei compagni di viaggio nelle tenere braccia di Gianni al rifugio (per nulla!), e riscendo a valle raggiungendo Caldirola dopo 35 minuti e un incontro spettacolare nel bosco, un bel cinghialotto da 80 kg.

Altre foto del giro.


venerdì 26 agosto 2011

Scalata...

La montagna è come un amore: se sei respinto, è meglio tornare indietro e non insistere.
Christian Kuntner

mercoledì 24 agosto 2011

Zaino Porta bimbo - DEUTER Kid Air Comfort

Versione completa con capottina para sole/intemperie leggere

Nel kit è compreso anche la capotte parasole/intemperie, la nostra è sparsa in qualche auto al momento della foto...


Se siete amanti del trekking e non potete farne a meno, o semplicemente volete muovervi in libertà senza l'assillo del passeggino, anche semplicemente per fare la spesa, potete optare per uno zaino come questo.

Molto comodo da portare, dotato di spallacci e cintura in vita ben imbottiti e sopratutto molto leggero. tasca posteriore molto capiente.
Ne abbiamo anche altri, leggerissimi, ma con gli spallacci non altrettanto imbottiti, e nelle lunghe salite risultano assai scomodi per chi porta il peso.

Il bimbo va posizionato prima di metterlo sulle spalle e va sempre legato con le apposite cinture, per evitare che durante il trasporto possa cercare di uscire da solo.

Ricordatevi che anche se voi siete riposati e non sentite fatica il bimbo ogni tanto ha la necessità di fermarsi per evitare che la posizione gli fermi il sangue alle gambe, per quanto possa essere comodo è comunque sempre una struttura semirigida, e come gli imbrachi a lungo andare se non si cambia posizione potrebbero fermare la circolazione.

In caso di intemperie molto forti (sarebbe meglio evitare), ma se non potete fare diversamente, coprite con una mantellina o telo impermeabile la cappotte parasole e fate scendere il telo a coprire lati e retro dello zaino porta bimbo; a meno di inondazioni il vostro carico sulla schiena (Bimbo/a) dovrebbe arrivare a destinazione non troppo bagnato.

La nostra verisone è di qualche anno fa. la tropo più leggera e traspirante rispetto alle versioni successive.
in aggiunta quelle nuove hanno più spazio per il bagaglio/giochi.

Prezzo accessibile a tutte le tasche.


Per la nostra valutazione, OTTIMO. CONSIGLIATO.

Se l'articolo ti interessa consulta i link sotto:



Versioni simili:







domenica 7 agosto 2011

Travelers' disease - La diarrea del viaggiatore

Argomento non troppo carino, ma utile sapere cosa fare in caso di attacco durante un viaggio.

Prendo spunto da un articolo uscito sul "LO SCARPONE" del mese di Agosto 2011 a cura di Enrico Donegani della Commissione medica Centrale del CAI.  

Ogni informazione scritta è puramente indicativa e non vuole essere una ricetta, quelle le lascio volentieri ai medici, che comunque restano i soli che vi possono consigliare su un farmaco piuttosto di un altro.

Vi parlo della mia esperienza personale, che coincide con le affermazioni dell'articolo che ho letto e vi sto riportando.

La diarrea del Viaggiatore è una delle più comuni affezioni che spesso colpisce chi viaggia in crociera; l'Africa, il subcontinente indiano, la maggior parte dell'Asia, l'America Centrale e il Sud America sono terre ad alto rischio. Nelle regioni a clima temperato ci possono essere variazioni stagionali.

I sintomi sono improvvise scariche di diarrea liquida, crampi addominali e necessità di evacuazione immediata, a volte nausea, gonfiore intestinale e febbre, raramente vomito.
Le scariche liquide possono arrivare ad essere anche 5-10 al giorno.
Normalmente il malessere può durare 3-4 giorni e poi si allevia, ma in soggetti più sensibili potrebbero essere più persistenti.

Per la sisinfezione intestinale è utile avere nel bagaglio un antibiotico ad uso topico intestinale , non assorbibile nel tratto gastro-intestinale, come la Rifaximina. La dose consigliata sono 2 pastiglie 2 volte al giorno per 3-5 giorni.

Personalmente uso il NORMIX in compresse da 200 mg, anche il RIFACOL può andare bene.

I farmaci generici equivalenti, molti medici li sconsigliano per la non totale sicurezza della non assorbibilità del tratto gastro-intestinale.

Nel caso di Diarrea è fondamentale la reidratazione, assumendo bevande tiepide e ricche di sali e zuccheri, The, acqua zuccherata (7 cucchiaini di zucchero e 1 di sale), succo d'arancia, brodo, ecc...

Dieta leggera ricca di amido (pane, riso, patate).

Un buon metodo preventivo è avere molta cura e attenzione alla pulizia di quello che si mangia e si beve.

A volte per alleviare il malessere e diminuire il numero delle scariche giornaliere è utile assumere un farmaco antidiarroico come Imodium o dissenten.

Per ulteriori approfondimenti in materia vi invito a leggere il capitolo scritto da Andrea Rossanese pubblicato nel manuale "Medicina e Montagna" edito nel 2009 dal CAI.

Qui trovate ulteriori dettagli sulla pubbicazione: http://www.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE_DICEMBRE_11.pdf
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