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domenica 7 agosto 2011

Travelers' disease - La diarrea del viaggiatore

Argomento non troppo carino, ma utile sapere cosa fare in caso di attacco durante un viaggio.

Prendo spunto da un articolo uscito sul "LO SCARPONE" del mese di Agosto 2011 a cura di Enrico Donegani della Commissione medica Centrale del CAI.  

Ogni informazione scritta è puramente indicativa e non vuole essere una ricetta, quelle le lascio volentieri ai medici, che comunque restano i soli che vi possono consigliare su un farmaco piuttosto di un altro.

Vi parlo della mia esperienza personale, che coincide con le affermazioni dell'articolo che ho letto e vi sto riportando.

La diarrea del Viaggiatore è una delle più comuni affezioni che spesso colpisce chi viaggia in crociera; l'Africa, il subcontinente indiano, la maggior parte dell'Asia, l'America Centrale e il Sud America sono terre ad alto rischio. Nelle regioni a clima temperato ci possono essere variazioni stagionali.

I sintomi sono improvvise scariche di diarrea liquida, crampi addominali e necessità di evacuazione immediata, a volte nausea, gonfiore intestinale e febbre, raramente vomito.
Le scariche liquide possono arrivare ad essere anche 5-10 al giorno.
Normalmente il malessere può durare 3-4 giorni e poi si allevia, ma in soggetti più sensibili potrebbero essere più persistenti.

Per la sisinfezione intestinale è utile avere nel bagaglio un antibiotico ad uso topico intestinale , non assorbibile nel tratto gastro-intestinale, come la Rifaximina. La dose consigliata sono 2 pastiglie 2 volte al giorno per 3-5 giorni.

Personalmente uso il NORMIX in compresse da 200 mg, anche il RIFACOL può andare bene.

I farmaci generici equivalenti, molti medici li sconsigliano per la non totale sicurezza della non assorbibilità del tratto gastro-intestinale.

Nel caso di Diarrea è fondamentale la reidratazione, assumendo bevande tiepide e ricche di sali e zuccheri, The, acqua zuccherata (7 cucchiaini di zucchero e 1 di sale), succo d'arancia, brodo, ecc...

Dieta leggera ricca di amido (pane, riso, patate).

Un buon metodo preventivo è avere molta cura e attenzione alla pulizia di quello che si mangia e si beve.

A volte per alleviare il malessere e diminuire il numero delle scariche giornaliere è utile assumere un farmaco antidiarroico come Imodium o dissenten.

Per ulteriori approfondimenti in materia vi invito a leggere il capitolo scritto da Andrea Rossanese pubblicato nel manuale "Medicina e Montagna" edito nel 2009 dal CAI.

Qui trovate ulteriori dettagli sulla pubbicazione: http://www.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE_DICEMBRE_11.pdf

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