Tracce di Sentiero - Il blog prosegue qui ...

Tracce di Sentiero  - Il blog prosegue qui ...
Con nuovi racconti e nuove avventure...

venerdì 11 gennaio 2008

Monte Ebro

5 marzo 2000, Sabato
E' quasi sera, oggi siamo liberi da impegni mondani...
Fabio lancia l'idea di salire sull'Ebro nella serata, la colgo al volo.
Si parte alle 22.00, il tempo e' splendido.
Sono circa 2 mesi che il tempo è secco e non piove, qui in pianura.
La situazione lassù non è molto diversa, la neve quest'anno non si è praticamente fatta vedere, se non con brevi e fulminee capatine.
Arrivo alle stalle alle 22,50, partenza con una lampada da testa e una ricarica.
purtroppo è da quest'autunno che le pendici dell'Ebro non sentono i nostri passi, colpa degli impegni, e non da poco la presenza di un branco di lupi nella zona, che mi ha frenato dal fare qualche solitaria pomeridiana.
.... bè torniamo a noi.....i soliti due tornano all'Ebro come nel' 96.
fa relativamente caldo, direi freschino.
dal sentiero si sente però in vetta il fischio del vento.
arrivando al pianoro prima della discesa per poi risalire al rifugio, il primo volo il mio, ma quello di Fabio non tarda.... sulla piana del rifugio ultime parole famose: "Vedi... quando il ghiaccio diventa bianco, non si scivolaaaaaaa...." e il volo è garantito, non si ferma se non qualche metro più in là.
Qui la temperatura non è più decisamente calda.
È tutta una vetrata, la stessa fontana sembra ghiacciata, non si sente alcun rumore, arrivare alla fontana è un'impresa con una fievole luce cerchiamo di risalire la lastra di ghiaccio.
La fontana c'è, anzi l'acqua sembra quasi calda, visto l'ambiente intorno.
Qui comincia l'avventura.... del signor Buonaventura.... tutto quello fuori dal bosco è coperto da uno strato di ghiaccio spesso, nonostante le precipitazioni non siano state tante.
I boschi si superano abbastanza agevolmente, ma arrivati oltre il limite del primo bosco, una salita assai ripida e senza appigli, lastre luccicanti ovunque, passare di li è impossibile, anche l'equipaggiamento è leggero e non si prevedeva di trovare tanto ghiaccio.
Fortunatamente alcune placche di neve ghiacciata ci permettono di superare alcune lastre; poi cercando di aggirare le placche più insidiose risaliamo fino alla vetta.
Ad attenderci sulla vetta, un forte vento gelido che ci accompagna fino alle bocche di Crenna, dove scendiamo e torniamo alle stalle.TEMPO COMPLESSIVO 2 ore e 10 minuti nonostante tutti i problemi, direi discreto tempo, visto il passo tenuto.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Contattaci direttamente