Nel Legno e nella pietra (Mauro Corona)

Mauro Corona è un personaggio vero, autentico, di quelli che non disdegnano il lavoro duro, ha sempre lavorato sodo, lavori impegnativi fisicamente, boscaiolo, spaccapietre nelle cave per 15/16 ore al giorno, intagliatore di mestiere, scrittore e alpinista per diletto.

Come inizio, il quadro che ne esce è abbastanza chiarificatore del tipo di personaggio.

Interessante e curiosa bigrafia, stavo cercando qualche riferimento storico che lo riguardasse, e sono incappato in questo sito, vi lascio il link, per leggere alcune curiosità...
http://www.dispersoneiboschi.it/biografia.html
e vi lascio le prime righe, quelle che a me interessavano maggiormente.

Mauro Corona è solito ripetere di non essere nato in barca. Ma forse non tutti sanno che in realtà è nato su un carretto, il 9 agosto del 1950.
I suoi genitori, Domenico "Mene" Corona e Lucia Filippin detta "Thia", quell'estate vagabondavano per le valli del Trentino come venditori ambulanti, ed è proprio sulla strada che dal borgo di Piné portava a Trento che Mauro ha visto la luce sul carretto dei genitori.

A parte la data di nascita, sapevo l'anno, ma non il giorno... analizziamo chi è Mauro Corona, e soprattutto come scrive;
Per me è una piacevole scoperta, sono tanti anni che lo seguo nelle sue peripezie alpinistiche, sapevo di questo suo lato da scrittore, ma non avevo mai avuto modo fino ad ora di leggere niente partorito dalla sua mente.
Vive con la famiglia e lavora ad Erto vicinissimo alla famosa diga del Vajont, che ha segnato tragicamente ed in modo indelebile tutti gli abitanti della zona, in particolar modo quelli che nonostante tutto sono restati, e non sono andati via dopo l'immane disastro.

Il libro in questione, "Nel legno e nella pietra", è un insieme di 94 racconti, se non ricordo male il numero dei racconti, racconti di esperienze personali, di alpinismo, di montagne, di storie di ordinaria vita contadina, del nonno infaticabile boscaiolo, ed intagliatore, da cui ha ereditato la passione per intagliare il legno, che diventò negli anni la sua professione, aggiungerei, oltre ad affermato ed apprezzatissimo scrittore.
La passione per l'alpinismo invece l'ha ereditata dal padre, cacciaotore, che portandolo con sè già in tenera età, gli ha trasmesso la voglia di libertà.

Storie di vita contadina raccontate in modo sublime, perfetto, in poche parole, ogni racconto è lungo al massimo 2 pagine, descrive in modo preciso e nitido gli scenari, le sensazioni, i sentimenti e il lettore senza accorgersi di nulla si trova catapultato nella scena, e sembra di essere li ad assistere dal vivo alla rappresentazione, di vedere con i propri occhi quello che sta descrivendo.
Un linguaggio semplice, ma pulito, limpido, che arriva al cuore, trasmette i sentimenti più pofondi, colpisce nel segno.

Mauro Corona, un personaggio quasi filosofo, che narrando episodi della sua vita, o dei personaggi, siano essi uomini, donne, animali o piante che ha conosciuto ed apprezzato ci trasmette il suo punto di vista, la sua visione del mondo, le sue sensazioni, uno dei pochi uomini veri, sinceri e schietti, che hanno una sola parola, e non si nascondono dietro niente.

Mauro Corona ha avuto problemi di alcolismo, e ne racconta in un altro dei suoi bellissimi libiri, che vi parlerò più tardi... non ha paura a raccontarlo non lo nasconde, non so quanti autori farebbero lo stesso.

Mauro Corona, personaggio che ammiro, qualunque sia la sua attività; ottimo alpinista, ha aperto moltissime vie di montagna difficilissime, sono famose le sue solitarie, impeccabile scultore ed intagnatore di legno, instancabile lavoratore, ed apprezzatissimo scrittore, ormai conosciuto anche dal vasto pubblico, anche non troppo legato al ristretto mondo dell'alpinismo.

Vi consiglio la lettura di questo volume, o di latri suoi libri, penso che ne rimarrete soddisfatti.
Buona lettura.