Ciao, prendendo spunto da una recente indagine sulle vie ferrate volevo solleticarvi il palato con alcune notizie, non proprio positive.
Molti di voi, chi non frequenta la montagna forse non è direttamente interessato, ma forse questa informazione potrebbe risultare utile per valutare alcune situazioni o esperienze.
Erroneamente, perchè se consideriamo i fattori in gioco, si può ben presto valutare che i rischi che si corrono, molte volte senza rendersene conto sono grandissimi.
La cosa fondamentale quando si va in montagna è valutare il margine di sicurezza, certo il rischio esiste sempre, ma se il margine supera di molto le vostre capacità o esperienza sul campo, oppure la situazione è decisamente avversa ed il rischio aumenta esponenzialmente man mano che proseguite capite che l'azzardo ed il pericolo è sempre più forte e prossimo sempre più all'incidente; le cui conseguenze possono non essere banali, anzi molte volte in caso di caduta si rischia di farsi più male in ferrata che su una via classica.Le motivazioni sono dovute proprio alla morfologia di queste vie, quasi sempre, nella maggioranza dei casi non propriamente verticali, per cui una ipotetica caduta vi vedrà interessati a picchiare contro la roccia, mentre in parete molte volte si cade appesi nel vuoto, e quindi il contatto con superfici altamente dure e taglienti è più rado, comunque in entrambi i casi occorre avere sempre esperienza.
Difficilmente le cadute da una ferrata sono letali, ma occorre comunque avere tutte le precauzioni del caso e non dare per scontato alcuni fattori determinanti.
Le forze in gioco sono enormi, nonostante non sembri così…
Per esempio l'esperienza mi a portato ad arrampicare con persone che per certi versi pur essendo alpinisti con una certa esperienza si fidavano un pochino troppo delle loro capacità e non consideravano l'errore, che ricordo è SEMPRE POSSIBILE anche se siete i migliori alpinisti sulla terra (vedi caso emblematico di Reinold Messner quando ha scalato il muretto di casa sua e si è fracassato cadendo…).I DISSIPATORI, quegli stani aggeggi che attutiscono il grado di sforzo da parte della corda quando cadete e alleggeriscono il carico sulla stessa diminuendo la probabilità di rottura, per il troppo peso.
Il vostro peso in caduta libera per solo 5 metri, distanza più o meno standard tra un piantone e l'altro nelle vie ferrate, diventa spaventosamente alto in termini di peso d'impatto sulla corda!!!
Tale per cui se non ci fosse il dissipatore la corda potrebbe anche rompersi.
Inoltre vorrei portare la vostra attenzione su un particolare che a molti sfugge, ma se siete un pochino conoscitori delle realtà di cui stiamo parlando credo che mi possiate dare ragione (spero…)
Le vie ferrate, tralasciando le scalette in alcuni punti, e le funi di cui parleremo dopo, spesso sono fatte con ferri senza protezioni in punta, conficcati nella roccia per facilitare la salita in punti particolarmente ripidi, provate a pensare cosa potrebbe succedere se la vostra caduta vi portasse su uno di quegli spuntoni… non proseguo per ovvie considerazioni in merito.
In un caso a parte andrebbe considerata la tipologia di attacchi dei cavi d'acciaio della sicurezza delle vie ferrate, non ci avevo mai fatto caso, il cavo normalmente è fissato nella roccia ogni 5 metri da un piantone in ferro che imbriglia il cavo e quindi in caso di caduta ferma i moschettoni (ho detto I moschettoni non il moschettone, che DOVREBBERO SEMPRE ESSERE 2…) del malcapitato, ma in che modo li ferma?
In un'arrampicata classica senza cavo, solo con la corda gli slit o i friend, o altre tipologie di ancoraggio non fisse, l'anello a cui è collegato il moschettone del rinvio è posizionato in modo da far lavorare il moschettone quasi sempre in modo canonico, longitudinalmente, dove il moschettone ha una maggiore resistenza alla trazione.
In caso contrario il moschettone potrebbe fermarsi direttamente sul piantone del cavo che lo ancora ala roccia con un conseguente lavoro trasversale per cui i moschettoni NON sono Proprio adatti a lavorare.
Sul vostro moschettone, o se prendete un moschettone da arrampicata classico, non quelli da supermercato per tenere le chiavi, vedrete che oltre alla marca all'anno di fabbricazione ci sono almeno 2 disegnini che indicano le forze per cui il moschettone è stato testato, una longitudinalmente, per la parte più lunga, l'altra per la parte più corta, e l'altra ancora per la parte lunga con l'astina aperta, l'unica cosa per cui non è testato è la forza in torsione, lavoro che si troverebbe a fare in caso di caduta fermata direttamente sul piantone del cavo della ferrata.
Spero di essere stato chiaro nell'esplicazione di questa definizione.Con questo non dico che non dovete andare in montagna, ANZI, vi sprono a farlo, ma vi dico andateci con le dovute cautele e precauzioni.
La vita è bella e vale veramente la pena di essere vissuta intensamente, senza andarsi a cercare problemi o incidenti per la poca esperienza o superficialità nell'affrontare le situazioni.
Non sottovalutate mai le vostre condizioni psico fisiche.
Buona vita a tutti.
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