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martedì 12 febbraio 2008

Aspettando l'alba

La luna diffonde la sua chiara luce su tutto il creato,
Il cielo stellato gli fa da cornice,
lentamente la salita scorre sotto i nostri piedi,
ci porterà sulla vetta…

La vetta è sotto i nostri piedi,
ogni cosa nelle valli è ancora assorta e concentrata nei propri sogni,
nel proprio caldo giaciglio,
sonni ancora profondi si diffondono intorno, come la nebbia che dal basso delle valli ristagna e non vuole salire in alto, come a celare e proteggere un mondo ancora addormentato e indifeso.
Tutto tace, solo il vento freddo sferza la sua voce tagliente.
Tutto dorme ancora, un leggero assopimento colpisce anche noi, sognamo un caldo giaciglio laggiù nelle basse valli, in cui raggomitolarci, ma per nulla al mondo non saremmo qui.
La notte è ancora notte,
la luna è ancora chiara là…
chiara e silente a testimoniare l'ora ancora piccola.
Il tempo scorre, il vento soffia, e la luna gradatamente ruota spostandosi sempre di più verso l'orizzonte, il cielo cambia colore, una scia rossa appare all'orizzonte, le cose prendono forma e dal grigio e piatto si passa a vedere e distinguere le cose, la vita del piccolo microcosmo sotto i nostri piedi prende vita, formiche, coccinelle, ogni sorta di aniamel minuscolo attraversa sotto il nostro sguardo… piccole attenzioni ci distraggono ancora per un pochino.
Probabilmente sono sempre stati li, ma non li vedevamo per la poca luce o la tanta stanchezza.
Il cielo cambia aspetto, la luna è sparita e con essa anche la stragrande maggioranza delle stelle, solo le ultime ancora assonnate si attardano nel cielo, affrettando progressivamente il passo La scia da rosso intenso è diventata di un arancio quasi pallido, una nuvola arriva e si inframmezza alla scia cambiandone l'aspetto, i sui contorni si colorano di porpora,
tutto si trasforma continuamente, ed i colori si mischiano al punto da non distinguere più le sfumature,
è sempre più chiaro, l'arancio diventa, quasi giallo, un giallo fuoco, in pochi istanti anche la nebbia dal fondo valle si desta e inizia a diradarsi, lasciando intravedere le luci fioche dei piccoli paesini del fondo valle ancora immersi nell'oscurità, una chiara testimonianza di vita delle basse terre.
Il cielo, il nostro inconsapevole protagonista indiscusso, diventa incandescente, lascia spazio ad una palla gialla, di un giallo pallido, tiepido che piano piano prende forma e si innalza nel cielo.
Il tempo sembra scorrere lentissimo, anche se sono passati solo pochissimi minuti, una nuova alba, un nuovo giorno, le prime luci dal basso ci annunciano che è ora di scendere…

La palla gialla è alta ormai nel cielo, inguardabile, troppo intensa è la sua luce, il suo calore ci avvolge e riscalda.dopo una notte all'addiaccio ad attendere questo momento.

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