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martedì 12 febbraio 2008

Nuova salita sul Tobbio

15/08/2005
Nuova salita sul Tobbio
Lucia non è mai stata sul Tobbio, quale migliore occasione per salirlo il 15 di Agosto, per allenamento, intanto per quest'anno le grandi montagne restano distanti…

Una mattina nebbiosa, promette un tempo incerto, sono le 5,00 quando ci leviamo dal letto, una colazione alla solita maniera una sistemata agli zaini con il necessario per la piccola salita e possiamo partire.

Arriviamo alla cappelletta degli Eremiti alle 7 e una manciata di minuti, ci sono già una bicicletta e due macchine… l'ora effettivamente è tarda per essere i primi salitori della giornata.
La vegetazione dopo l'ultimo incendio nel Parco delle capanne di Marcarolo che aveva devastato ben 120 ettari di parco, ha ripreso il suo originale colorito, e gli alberi adesso formano una bassa vegetazione permanente che sta crescendo di anno in anno riconquistando il terreno, una volta arso, il perenne vento piega le cime, nonostante siano basse facendo crescere i pini storti, in precedenza era una landa bruciata e spoglia, gli alberi che erano restati in piedi erano spogli e scheletriti, neri.
Una vetta non molto alta, ma che si staglia 500 metri sopra la strada, formando una caratteristica piramide solitaria.
Una splendida giornata ci attende, decidiamo subito di prendere la direttissima, per divertirci un pochino, ma verso metà percorso ci rendiamo conto che è troppo girovagante per i costoni della montagna, inventiamo una super direttissima seguendo le canale che l'acqua di scolo forma dalla vetta gettandosi a valle quando piove tanto.
Esce un sentiero - non sentiero interessante che in breve tempo ci conduce alla vetta sempre e perennemente ventosa.
Un nibbio sta giocando con le correnti d'aria sulla nostra testa, Lucia cerca di fotografarlo, ma lui non sembra decisamente d'accordo e si allontana continuando a giocare con il vento, ad ali tese e ferme punta qualcosa a terra e poi in picchiata si getta a prenderlo, forse non era propriamente un gioco… era l'attesa del cibo che cammina… qualche topolino o simili.
Al rifugio troviamo amici che hanno passato la notte nelle due stanze di fianco alla chiesetta, un saluto e loro scendono a valle, una splendida vista ci gratifica con una vista sul mare fantastica.
Pensavamo di trovare molta più gente, invece qualche sparuto gruppetto che si alterna a firmare il registro di vetta, stufi di troppo bel panorama scendiamo dalla via normale per vedere se qualcuno sale verso la vetta.
Incontriamo una decina di persone che con cani armi e bagagli si incammina faticosamente sul sentiero ce si inerpica circondando la montagna.
Molto ilare, un signore all'apparenza ignaro del posto dove si sta dirigendo a molto meno di metà percorso ci chiede quanto manca, molto sinceramente, visto il suo passo gli rispondo "almeno ancora un'oretta…", c'è mancato poco che svenisse sul posto…
In breve tempo saltellando da una pietra all'altra guadagnamo il parcheggio dell'auto e ristorati torniamo a casa a continuare la giornata.

Tempo di percorrenza del sentiero nornale, molto ben segnato, con paline nuove è di circa 1 ora e 15, la direttissima 50 minuti, la super direttissima. Circa 40'.

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